Giant Drag – Hearts And Unicorns (Kickball, 2005)

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I Giant Drag, sono californiani e sono solo in due. Ma suonano con la maestria di cinque. Come cinque sono i brani di Lemona, l’assaggio che nel 2004 ci fecero assaporare proprio come fosse un sorbetto, incelofanando dietro una copertina rosa shocking con tanto di coltello a serramanico, un indie-rock gradevolissimo non senza le sue belle chitarre esagerate. Gli appena cinque brani sono stati finalmente inglobati tra le 14 tracce di Hearts and Unicorns, uscito in USA nel 2005 e in UK nel 2006. Annie Hardy, voce e chitarra, tosta moretta, classe 1981, scrive testi iracondi. La ragazza pare sappia essere morbida e implacabile insieme, come P.J. Harvey. Dotata del talento dell’appariscenza, è stata voluta dai The Vines in un loro video e dai Deftones a dar voce a un brano nel prossimo loro Lp che uscirà ad ottobre 2006 (della serie: that's America! o California uber alles, come volete voi). Micah Calabrese, l’altro componente di dichiarata origine italiana suona contemporaneamente batteria e sintetizzatore. Lui è stato già un componente dei talkingheadsiani Radio 4 e del loro ballabile punk. Questo unico loro disco, finora, è un ottimo accompagnamento per i viaggi on the road, la loro è musica di largo respiro, per quando si hanno spazi ampi davanti a sé però il piede sull’acceleratore se ne sta moderato. Più che nelle ore diurne è nella notte, che la voce della Hardy sa essere una carezza per i timpani stanchi. Se non avete un straccio di viaggio da compiere, avete la fortuna di poter sognare la vostra fuga sulle note di Lp come questi, anche dentro una stanza, chiudendo gli occhi e immaginando una strada e un orizzonte. Dunque, non resta che partire.