Gianluca Becuzzi – (B)Haunted (Silentes, 2014)

Ogni tanto è utile un ripasso della fitta discografia di Gianluca Becuzzi, specie per quei titoli pubblicati in edizioni strettamente limitate. È il caso di questo (B)Haunted, che raccoglie il brani del CD-R Haunted, per la portoghese Cérebro Morto e la cassetta B, facente parte della serie alfabetica della Silentes Tapestry e di cui già avemmo modo di trattare; entrambe le uscite sono del 2011.
Contravvenendo al senso filologico che sottintende solitamente questo tipo di operazioni, i brani non conservano la successione originale, ma ci vengono presentati intrecciando le scalette delle due uscite, una pratica insolita ma che ne evidenzia l’unità stilistica. In effetti le tracce oscillano tutte fra dark ambient, elettroacustica particolarmente rumorosa e industrial, talvolta senza soluzione di continuità all’interno di un’unica traccia; non ci fossero le note di copertina sarebbe arduo stabilirne la provenienza. Becuzzi gioca su un terreno a lui congeniale e i risultati si sentono: esplorando tutte le sfaccettature del suono estremo, senza scadere mai in banali efferratezze nemmeno nei momenti di massimalismo noise, se ne esce con alcune composizioni davvero notevoli. Già al tempo facemmo notare come il nastro su Silentes Tapestry fosse una delle uscite migliori del musicista toscano e proprio da lì provengono i brani più rilevanti: una b001 che parte con un’elettroacustica spettrale e finisce con percussioni marziali che strizzano l’occhio agli In Slaughter Natives e una b003 che alterna sequenze di rumore industrial a momenti più quieti dal sapore sinistramente liturgico; fra i brani di Haunted, che comunque non sfigurano, spiccano le atmosfere fosche e tese di h003. Un CD che è un utile riassunto ma che, specialmente per la presenza di B, non si rivolge solo ai completisti.