Gaerea – S/T (Everlasting Spew, 2017)

Con qualche mese di ritardo sull’uscita segnaliamo questo interessante esordio dalle tinte decisamente fosche. Presentandosi come una via di mezzo tra i Batushka e il Belfagor televisivo anni settanta il quartetto portoghese propone un calorosissimo black metal ai confini dello shoegaze: quindi vortici sulfurei e gorghi che trascinano nel solito inferno di semitoni. Ma va bene così, le tavole della legge bm non sono da asporto e non si consumano sedute: al contrario fa molto piacere che l’etichetta bresciana sia sempre in buona salute e si cimenti nella produzione di band sperdute sui bordi della vecchia Europa. Il taglio musicale della band è decisamente moderno avvicinandosi negli intrecci chitarristici ai polacchi MGLA e nelle appassionate cavalcate proprio a quei Deafheaven che tanto hanno diviso il pubblico blacksters. Un buon prodotto quindi, intelligente, ben arrangiato, senza troppe sbrodolature o barocchismi, ma che va diretto al punto in ognuno dei (purtroppo soltanto) sei pezzi. Speriamo di poterli vedere dal vivo al Colony, magari già la prossima estate.