Gablé – Cut Horse Cut (Loaf, 2011)

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Un fantastico gruppo elettro-rock che non è certo semplice definire, non perché abbiano sovvertito le regole della musica, solo e semplicemente perché pur non inventando nulla questo è un disco a suo modo anomalo. Pop inglese a tratti più vicino agli Status Quo, Bob Geldof, Elton John o ad altre cose classic rock che non ve lo immaginate neppure, non parlo tanto della musica ma della scrittura di canzoni che andrebbero bene in un musical. in questo senso il gruppo francese è grandissimo, ironico, scanzonato buffo ma per nulla banale.
Quello dei Gablé si può definire elettro-rock, (anche perché indie tronica per un gruppo del genere sta molto stretto come termine) per il fatto di scrivere sì dei pezzi usando una gran quantità di strumentazione elettronica, tanto che fra campioni, loop e break a volte sembra che il CD si stia fermando… a tratti danno l'impressione di stare girando continuamente la manopola dell'autoradio. In un certo senso si potrebbe parlare quasi di pop visto che le tracce raramente vanno oltre i due minuti, e poi mai una melodia depressa, canzoni canzonate con un gran spirito guascone. Semplice solo in apparenza e molto efficace, un cd perfetto per radersi al mattino… sempre che durante gli skip non vi recidiate la carotide.