Franz Rosati – Theory Of Vortex Sound [Outflux I] (Ripples/Capillary Waves, 2011)

Franz Rosati pubblica dischi fin dal 2007 e da buon programmatore multimediale costruisce de sé i propri strumenti, ovvero i programmi con cui manipola le fonti audio da cui estrae la sua musica, facendo spesso riferimento a teorie scientifiche per descrivere la sua modalità semi automatica di composizione della musica, come in questo caso fa con Theory Of Vortex Sound. Campioni di field recordings e vecchia musica folk europea sono stati rielaborati applicando loro qualcosa di vicino alle leggi della fluidodinamica senza ulteriori rimaneggiamenti al suono che ne deriva. Naturalmente gli automatismi sono guidati e si sente: in pratica Franz si costruisce degli strumenti sì, ma poi se li suona anche. E il risultato di tutte queste teorie e questi programmi qual’è? Una mezz’ora abbondante di musica variamente ritmata che vive di microsuoni e bordoni, fredda ed imperiosa: per avere un riferimento il nome più vicino che mi torna alla mente sono i Pansonic e non è poco. Merita ben più di un semplice ascolto sul bandcamp della Capillary Waves.