Flap – Trees Are Talking While Birds Are Singing (Matteite/In The Bottle, 2009)

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Ricordo di aver visto i Flap esibirsi al Musica Nelle Valli, edizione 2009, e non mi erano per nulla spiaciuti, avendo dimostrato di avere dal vivo una buona dose di carica e un certo carisma nel porsi sul palco. Ascoltando ora il CD, come probabilmente è naturale che sia, questo mi suona meno aggressivo rispetto al live e più ortodosso. Essendo fondamentalmente un trio strumentale, l’ambito di riferimento in cui si muove il gruppo è facile da indovinare: siamo in territori post rock, anche se il termine "post" potrebbe cominciare a risultare un po’ fuori luogo.
Molte delle composizioni mi ricordano le escursioni chitarristiche dei Built To Spill, i suoni delle chitarre sono brillanti e talvolta carichi di delay. L’atmosfera generale del disco è comunque rilassata, senza eccessivi picchi di tensione, i ritmi non salgono mai oltre un certo beat, i suoni sono levigati al punto giusto. Allo stesso tempo non ci sono vuoti stancanti e momenti morti: nel giro di poco più di trenta minuti i Flap giocano tutte le loro carte, il momento migliore è forse Crushed Into The Ceiling, basato su un bell’intreccio di chitarra e batteria. In Férmo 2 compare la voce, (è quella di Bob Corn). Thriller Jackson Brother è un lungo crescendo che pare non concludersi mai e che si risolve liquefandosi lentamente. In generale i riferimenti principali, oltre ai citati Built To Spill (Alice sembra effettivamente composta da loro), sembrano essere ora i Bedhead ora i Codeine. Buon disco, anche se dal vivo mi avevano fatto sperare in qualcosa di più.