Faccioli/Gastaldello – Dissangue (Autoprodotto/Tulip, 2013)

Non è raro, fra i musicisti del giro avant e non solo, ritrovarsi in studio, suonare e “vedere quello che viene fuori”. Più raro è che il risultato sia non la somma o, nei casi più fortunati, il prodotto delle parti, ma qualcosa di totalmente altro, che vada oltre lo stile e la formazione dei musicisti coinvolti e si presenti con una propria personalità e autonomia. È il caso di questa collaborazione fra Andrea Faccioli (in arte Cabeki, attivo anche negli Å) e Andrea Gastaldello (alias Mingle, anche in forza ai De Curtis), un disco che porta un titolo bellissimo, privo di significato letterale e fertile di suggestioni.
Per dare vita agli otto movimenti che compongono Dissangue, Faccioli e Gastaldello si sono chiusi nel Bunker Studio di Rubiera, senza alcuna idea predefinita e una miriade di strumenti: piano verticale, chitarra elettrica, ukelin, bell harp, loop station e qualche effetto. Ne sono usciti con oltre tre ore di musica da cui hanno estrapolato otto segmenti che sono stati consegnati a Eraldo Bernocchi per il mixaggio e la masterizzazione. Giusto per fornire delle coordinate, siamo in territori dove l’ambient incontra il minimalismo, raccogliendo a tratti qualche increspatura di rumore e musica concreta: alle melodie cristalline e quasi sonnolente del piano si accompagnano suoni elettrici ed elettronici a volte suadenti, altre sottilmente disturbanti. Tuttavia, anche nei momenti maggiormente dissonanti, non viene mai meno quel senso di serena meditazione che pervade tutto il disco, semmai il rumore aiuta a evitare un’eccessiva astrazione, contribuendo a mantenere il tutto, pur appartenente a un piano astrale assai elevato, profondamento umano. Quella di Dissangue è musica che si muove calma e libera lungo percorsi non segnati e che potrebbe venir danzata, con passi lenti e leggeri. In realtà a quale genere o filone appartenga non è poi così importante, l’impressione è anzi che questa sia solo una delle possibili forme che un simile incontro possa generare; importa invece il suo saper essere la chiara testimonianza di uno stato di grazia durante il quale ognuno dei due musicisti ha trasceso sé stesso dando vita a un’opera rara e preziosa, che merita tutta la vostra attenzione. Ulteriormente arricchito, sul piano visivo, dalle curatissime grafiche di Petulia Mattioli, Dissangue esce in CD limitato e 200 copie e in cassetta a cura della Tulip di Claudio Rocchetti: affrettatevi.