Fabio Perletta – Field: Atom(s) Entropy (Farmacia901, 2013)

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Fabio Perletta ha imparato dai grandi nomi come Taylor Dupree, Lawrence English e Steve Roden ad essere leggero come una piuma, ma ricco come un gioielliere. Apparentemente sembrerebbe un drone che si sviluppa con un leggero crescendo, ma al suo interno, o forse sarebbe meglio dire al suo esterno, un piccolo mondo di suoni frizzanti e acuti, e rotolanti frequenze basse arricchiscono, avvolgono e accompagnano l’ascoltatore in questo viaggio all’interno dell’entropia.
La precisione e la cura del disegno del suono è quasi maniacale, ma fondamentale per questa prima uscita della Color Series Project; serie atta a definire la relazione tra suono, grafica vettoriale e colore. Una suite di 21 minuti precisi, che richiama toni di colore che vanno dall’azzurro al grigio. L’entropia disegnata da piccoli frammenti di suono puntiformi che potrebbero rappresentare il disordine della reazione entropica, e il drone portante che muta nella timbrica è rapportato all’energia degli atomi che tiene insieme le molecole. Bisogna immaginare di entrare in un microcosmo energetico rappresentato da suoni, dove avvengono le reazioni chimiche, dove l’aria si fa impalpabile, fredda, asettica. E’ come immaginare Un viaggio allucinante del 1966, ma non a livello soltanto del corpo umano, ma più in profondità fino ad arrivare alla grandezza di un atomo per poterne ascoltare e osservare tutte le reazioni fisiche. C’è chi forse avrebbe interpretato l’entropia in musica con un noise estremamente disordinato, chi invece come Fabio Perletta ha scelto la strada della geometria più pura e della matematica dai calcoli non arrotondati, ma precisi sino all’ultimo decimale per descrivere i particolari di questo processo.