Fabio Orsi/My Cat Is An Alien – For Alan Lomax (A Silent Place, 2006)

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Alan Lomax, ovunque ora si trovi, sarà felice di questo disco tributo dato che raggruppa una vera spremuta di buon gusto e un’intensità favolosa. Il disco si apre con Fabio Orsi, che mi era stato giustamente segnalato come uno da tener d’occhio… aspettative deluse? Macchè!!
Direi semmai il contrario, visto che Orsi sembra avere un gran "corazòn" per ciò che fa. La sua Spring No More And Love Come In The Wind tiene fede al nome e si apre in una favolosa traccia a drone per chitarra che si trova perfettamente in loop fra psichedelica e musica dronica. Luminosa, ariosa, melodica già dalla partenza in cui su loop tenue creato con la chitarra naviga un piano ultra minimale e molto ispirato. Successivamente il loop prende piede ed i suoni che prima lo sovrastano gli lasciano sempre più campo, fino a quando non diventa il mantra dominante che andrà fino alla fine, poi si trova persino il tempo per un abbozzo percussivo e per dei samples sempre in tema freak. Per i My Cat Is An Alien bisognerebbe partire con il piccolo preambolo in base a cui nella migliore tradizione italiana, vengono seguiti meno (con le dovute proporzioni) proprio quando stanno facendo la musica più interessante, oltre che quando stanno raccogliendo più consensi all’estero (se questo significasse qualcosa). Ben si sposano con Orsi, in fin dei conti che suonassero freak non credo fosse un mistero per nessuno. Gli Opalio lasciano alla memoria una traccia che li avvicina sempre di più a certi lavori di neopsichedelia tanto che potremmo azzardare che a tratti si parli dei Vibracathedral Orchestra andati a male nell’LSD. Vi sorprende ancora che un inveterato freakkettone come Thurston Moore si sia invaghito dei torinesi? Beh, a me non sorprende affatto di fronte ad un viaggetto ben congeniato come questo invece non fatico a immaginare mr. Sonic Youth che si fuma un bel trombone alla facciazza di quel suo zio che gli diceva che non avrebbe mai combinato nulla suonando quella musica di merda. Gli Opalio a differenza di Orsi vanno più direttamente al viaggio e usano la melodia senza volerci cascare, in fin dei conti sono piemontesi. Ottimo split.