Fabio Orsi – The New Year Is Over (Silentes, 2012)

fabioorsithenewyearisover

Mastodontica uscita per Fabio Orsi, infatti questo The New Year Is Over è addirittura un triplo: genericamente sono molto scettico nei confronti dei dischi troppo lunghi ma (per questa volta) mi sono dovuto ricredere, anche alla lunghissima distanza non c’è un minimo cedimento e tutto scorre senza lasciare mai dubbi sulla qualità di queste registrazioni. The New Year Is Over si muove sempre nell’elettronica al confine con ambient, drone e psichedelia e lo fa con gran classe.
Il primo disco è pervaso da un mood dai toni molto scuri e musicalmente è composto da mantra ipnotici che si espandono progressivamente fino ad arrivare alla saturazione, con uso di parti di chitarra molto lavorate: nel primo brano c’è una cassa imperiosa che detta un tempo lento e maestoso, nel secondo un ritmo marziale, mentre le ritmiche spariscono negli ultimi due movimenti; decisamente una ambient psichedelica e molto “rock”, riuscitissima e coinvolgente. Il secondo disco è composto da due lunghe suite di tappeti sonori a base di chitarre e synth che trascinano dolcemente e malinconicamente molto vicino all’estasi, attraverso lente variazioni e trame che portano lontano l’attenzione dell’ascoltatore. Ambient meno rarefatta e più movimentata nel terzo disco, maggiormente virata al kraut: tre brani in cui lo schema è quello del mantra che procede lento e costruisce crescendo mistici a base di drones elaborati con suoni di contorno. I mood e le musiche sono parzialmente differenti da disco a disco ma le sonorità comuni danno al tutto una coesione notevole: The New Year Is Over è un tassello non trascurabile nella sterminata e per me eccellente discografia di Fabio Orsi. Un plauso anche alla bella grafica di Andrea Marutti.