Extra Life – Made Flesh (Africantape, 2010)

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Sorprende trovare, in un catalogo così stilisticamente orientato come quello dell'Africantape, il disco di quello che alla fin fine è un cantautore, per quanto sui generis: Charlie Looker, già in forze agli Zs (dischi usciti per Tzadik e ThreeOneG) e compartecipe a vari progetti dell'avanguardia newyorkese. Proprio da questo giro provengono i musicisti che  insieme a lui formano gli Extra Life, che arrivano con Made Flesh al secondo disco.
A questo punto e con queste premesse, sorprende ulteriormente trovare in apertura ritmi sparatissimi, frenate improvvise, synth impazziti nella miglior tradizione prog; mi pare inutile star qui a ribadire come questo stile abbia più di un punto di contatto con certo math. Insomma, siamo di nuovo in piena zona Africantape, se non fosse per la voce che si eleva imperiosa e sgomita per guadagnare spazio, riuscendoci. In The Ladder il gioco si ripropone sotto forma di botta e risposta fra corde del basso e corde vocali, confermando come, ben oltre le righe, si possa raggiungere un fragile equilibrio in un contesto in cui solitamente la voce è poco gradita, se non palesemente rifiutata. Non è poco, ed è anzi godibilissimo ascoltare virtuosi musicisti finalmente asserviti a qualcosa che non sia il loro ego. Esorcizzato così il mosto strumentale, il disco migra verso altri lidi: i suoni si fanno prevalentemente acustici, le atmosfere agresti e quasi canterburyane, con solo qualche momento più drammatico e la voce che domina su tutto. Esagerando, in realtà, tanto che sei nei momenti felici ricorda l'Andrew Bird più ispirato, in altri scade in eccessi che farebbero impallidire il Peter Gabriel del periodo Genesis (sì, lo spettro del prog è ancora qui): melodie eteree, scat improvvisi, gorgheggi, cantilene medioevali, il nostro non si fa mancare nulla e spesso eccede, arrivando a ribaltare il rapporto fra voce e strumenti, senza cambiare la sostanza. Alla fin dei conti il bilancio è comunque più che positivo: c'è qualche lungaggine e qualche leziosismo, ma le idee tirate fuori sono parecchie e battono strade non scontate. Una ventata di novità anche per l'Africantape.