Exit Verse – S/T (Damnably/Ernest Jenning, 2014)

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L’inglese Damnably continua a seguire le ormai vecchie glorie degli anni novanta e stavolta, dopo avere fatto uscire il suo disco solista The Wishes Of The Dead un paio di anni fa, torna sul luogo del delitto con la nuova uscita di Geoff Farina; rispetto ad allora però la musica è diversa: a questo giro Geoff mette in piedi gli Exit Verse, più legati ai suoi esordi ma non solo.  Invece di puntare sull’acustico o sul jazzy, due ambiti dove secondo me il nostro non è stato molto convincente, qui si ritorna ad un piglio più rock con cui Farina riesce ad esprimersi senza portare per forza l’ascoltatore a rimpiangere i primi Karate: rispetto ad allora c’è una vena molto meno intimista nelle canzoni e al taglio più solare dei pezzi corrisponde musicalmente una forte dose di rock classico con un tocco bluesy che però non stona affatto. Due ottimi compari al basso e alla batteria, il mastering di Bob Weston e Thalia Zedek ai cori in tre pezzi completano il cast di questo disco davvero molto gradevole, che si può finalmente ascoltare anche senza dover per forza guardare indietro ad un passato ingombrante.