Cupio Dissolvi – Tanatomimesi ( Looney-Tick, 2017)

Si sentiva la mancanza di una pubblicazione che facesse tornare in scena il nome dell’oscuro progetto Cupio Dissolvi le cui ultime testimonianze concrete risalgono a metà degli anni ’90 quando il nostro batteva i sentieri del post-industrial parallelamente a gente come Atrax Morgue o Teatro Satanico. Da allora il progetto ha continuato a brulicare sotto la superficie con la realizzazione di lavori che non hanno trovato pubblicazione ufficiale e costituiscono il corpus a cui questa raccolta attinge. Ecco allora venti brani estratti da cinque album-fantasma dai titoli inequivocabili, in puro stile Cupio Dissolvi: Kristallnichts! (2005), Baci Della Buona Notte Vol 1 (2007), Abracadavere! (2009), The Choc Must Go On (2010) e Vermissage/Wormissage (2012). Altrettanto inequivocabile è il suono che ci catapulta indietro di più di vent’anni senza farci troppo patire la cosa, un po’ perché da allora il genere di progressi ne ha fatti pochini, molto perché rispetto a tanti epigoni o sopravvissuti di quegli anni, mi sembra di trovare qui una maggior freschezza (o forse è il gelo della morte…), un legame più profondo e meno estetizzante con la materia, una motivazione più vera. D’altronde cosa ci si può aspettare da un disco che ci accoglie – dopo aver letto il titolo che porta – con le parole “Svegliami se la vita finisce / svegliami quando la vita finisce” (Esergo)? Appunto un salutare riconnettersi con la realtà più intima delle cose attraverso un suono non particolarmente violento – non sempre almeno – ma decisamente crudo, post-industriale più per spirito che per stile, che si manifesta con brani in genere dalla durata piuttosto breve. Certo, non tutti sono di pari livello e la lunghezza dell’insieme può risultare estenuante, ma l’occasione di avere a disposizione nuovi brani di Cupio Dissolvi era troppo ghiotta per non sfruttare tutto lo spazio a disposizione. Inoltre, cosa di importanza primaria, se terapia d’urto dev’essere che terapia d’urto sia! E allora fatevi travolgere dalle strutture ballardiane di Gino De Dominicis (tutti i brani tratti da Baci Della Buonanotte hanno titoli che sono nomi propri, ci sono anche Jerzy Grotowski, Ian Curtis e John Balance), assistete impotenti al rumore bestiale che divora le voci dei bambini in Faster Pussyrob! Kill! Kill!, danzate scompostamente al suono di Corpi Mobili Vitreali e fatevi prendere dal panico fra i ritmi meccanici di Slut Machine, surfate sugli svolazzi simil-kraut di Proxima Centauri (unico brano totalmente inedito della raccolta), soccombete al ruvido massimalismo di Artrite Reumatoide. Tanatomimesi è un disco capace, se usato nel modo corretto, di riportarci nel lato oscuro dell’esistenza e forse anche un po’ oltre.