Cezary Gapik – The Sum Of Disappearing Sounds (Karlrecords, 2012)

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Immagino che molti di voi si lamentino della ripetitività dei dischi, del modo manicheo con cui gruppi o musicisti minori ripropongano sempre la solita minestra di artisti più conosciuti, sarà che mi son sempre sentito attratto dalle cose minori (o dovrei semplicemente dire che sono sempre stato un minor-ato?), ma questo disco attesta esattamente il contrario. E’ difficile stabilire quanto Cezary Gapik possa o potrà aggiungere ad un genere come la musica a drone, ambient ed elettronica, resta che Gapik è riuscito a sorprendermi piacevolmente fin dai primi minuti di ascolto. Tanto per mettere subito le cose in chiaro The Sum Of Disappearing Sounds non è un disco ambientale in senso classico e non fa parte del grande calderone dark ambient, il motivo per cui parlavo di elettronica si lega al fatto che il tipo di suoni usato dal polacco e lo stile si possono contestualizzare meglio in ambito elettronico invece che in quello più classicamente ambient. La musica di quest’europeo riesce ad essere viscerale senza per questo risultare cupa, morbida senza per questo risultare easy ed al tempo stesso dimostra che Gapik non è uscito fuori dall’oggi al domani, tanto che dando un’occhiata alla sua discografia sono rimasto piacevolmente sorpreso dal dal fatto che abbia già messo mano ad una pletora di materiali. I fan di etichette come la Touch dovrebbero iniziare a segnarsi il suo nome.