Carver – Raw (Setola Di Maiale, 2010)

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Strani casi di omonimia, infatti questo gruppo si chiama come un combo emo-core/indie rock che qualcuno ricorderà di spalla ai Locust. I Carver in questione sono invece un super quartetto di tutt'altra foggia, infatti abbiamo Ninni Morgia alla chitarra che qualcuno ricorderà per i White Tornado e poi per la carriera solista, Stefano Giust alla batteria, Patrizia Oliva al secolo Madame P alla voce e elettronica e Silvia Kastel al synth.
Questa è space-psichedelia oppure space-free music in cui le diverse componenti funzionano molto bene, infatti a dispetto della registrazione non eccezionale, l'elettronica analogica delle due signore, qualche inserto vocale della Oliva si sposano bene con una batteria jazzy ed una chitarra free-rock che non si fa problemi a distorcere quando ci vuole. Un disco che si fa ascoltare e se siete di quelli per i quali molte uscite della Setola Di Maiale sono troppo storte o troppo jazzy, forse in questo caso potreste rimanere sorpresi, infatti si tratta di un lavoro comunque abbastanza anomalo per l'etichetta friulana. Sicuramente non si può dire che si tratti di un lavoro di grandissima accessibilità, ma resta che non si tratta comunque di roba così ostica, tant'è che qua e là i musicisti si permettono persino il lusso di sfoderare delle parti dritte. Un bel lavoro, peccato che la registrazione non lo renda al meglio, infatti sarei curioso di ascoltarli con tutte le forme messe al posto giusto.