Bon Ton – S/T (Lemming, 2012)

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Era da un po’ che non stringevo tra le mani una musicassetta e i Bon Ton perlomeno mi hanno fatto riaprire la custodia per inseirire una cassetta numerata e completamente nera (c46 immagino) nel mangianastri. Ok, per semplificarmi le cose avevo a disposizione anche il free download in alternativa su bandcamp, ma tant’è.
Il gruppo ravennate dimostra di saperci fare, non solo coi rimandi estetici, proponendo un suono art-jazzcore particolarmente sgangherato e di encomiabile impronta lo fi: decisamente personale sì, in cui nessun riferimento approda alla mente in modo istantaneo, anche se alla lunga si può pensare a certe intuizioni di Captain Beefheart. I gorghi di riff di Talbot Talbot (esiste ancora ‘sta marca di auto dannatamente vintage?) e gli approcci tra il funk e il math di Come Back To Pitagora aprono all’allucinogena Senape, dall’andamento quasi ballabile. Si arriva poi sui territori più noise punk di Happy Camping conditi da audio fuori campo e batteria fatta coi fusti del Dixan, come regola per il lo fi più innovativo degli anni ’90. Penso ai Polvo, specie per la finale Design a Diagram, per non citare sempre gli onnipresenti Sonic Youth. Certo i riferimenti, direte, hanno fatto il loro tempo, ma questo promo di sedici minuti suona così fresco e talentuoso che, almeno qui, lo promuoviamo pieni voti.