Bluermutt – Decivilize After Consumption (Nexsound, 2008)

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Bluermutt ha venticinque anni, vive a Barcellona, ed è la nuova uscita della Nexsound: arrivata alla numero quattro, l'etichetta di Andrei Kritchenko ha fatto uscire il suo disco migliore, sempre orientato verso una via interessante da far percorrere all'elettronica nella direzione del pop. Figlio del suo tempo, questo disco propone una miscela di quello che è da qualche anno il suono della generazione più "cool" e giovane della computer music, o meglio della laptop music.
Non che brilli assolutamente in originalità, ma questo Decivilize After Consumption è un disco gradevole e riuscito nel complesso: il tutto a base di blips, glitch, indietronica, qualche voce e tutte la caratteristiche di un suono che ricorda molto le prime uscite della Plug Research e le cose più elettroniche e giocattolose della Ache. Al di là dell'ottima fattura del disco, resta sempre il fatto che, anche usando i tools "giusti" e i suoni "attuali", se ci si muove bene si può imbastire qualcosa di valido, ma c'è sempre il grande rischio di restare confusi nel mucchio, dato che la diffusione di hardware e software "azzeccati" è davvero ampia. Insomma, Bluermutt ha studiato, si è applicato, ma al prossimo giro gli servirà qualcosa in più per strappare la sufficenza…