Black Engine – Ku Klux Klowns (Wallace, 2007)

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Un basso limaccioso come il design di un Humvee, i loop di una risonanza magnetica, la chitarra di un Jeff Hanneman uscito dal conservatorio e il sax di Bill Pullman in Lost Highway. Agitare prima dell'uso e spruzzare direttamente nelle orecchie del vostro vicino di casa. La macchina dell'odio striscia fuori dal pianerottolo, permeando pareti e tromba delle scale con un buio caldo e febbricitante. Senza scampo. In molti hanno apostrofato In The Corner di Miles Davis come il suo peggior disco di sempre (o uno dei migliori), io non lo so, ma sono arcisicuro che Lester Bangs avrebbe amato alla follia i Black Engine: me lo immagino perfettamente, oggi, quasi sessantenne, a sfondarsi di birra a poco prezzo ascoltando i ghirigori di Controversy Over The East Bank in cuffia. Zu + Eraldo Bernocchi: una sicurezza assoluta. Non c’è niente da fare, l'abito scuro vince sempre. Per chi ha il metallo nel sangue, per chi ha il metallo in bocca e per chi associa il sapore del sangue con quello del metallo. Tom Araya is our Elvis.