Barnacles – Air Skin Digger (ADN, 2018)

Torna Matteo Uggeri con la sua creatura Barnacles, che al secondo disco sulla lunga distanza cresce e mette a fuoco sempre piu’ la poetica e l’approccio musicale: fatta scorta in questi anni di campioni degli Sparkle In Grey ma non solo, come un novello Dj Shadow in salsa digitale, Uggeri ricompone suoni dando vita nuova a questi frammenti. Il paragone non e’ casuale perche’, proprio come succede con pezzi migliori di Dj Shadow, il tutto acquista una naturalezza incredibile e la differenza con un disco suonato “vero” e’ un qualcosa di impalpabile: nei quattro lunghi brani di Air Skin Digger non affiorano tecnicismi ma atmosfere e progressioni ritmiche molto interessanti. E’ proprio l’uso delle percussioni la chiave di volta che rende ancora piu’ interessanti i pezzi: elemento dichiarato gia’ a tavolino da Uggeri (che dà l’idea di essersi dato un buon numero di regole compositive da seguire) i campioni di batterie non suonano per nulla come “incollati” o farlocchi e ben si sposano con le atmosfere create con chitarre, viola, cornamuse, trombe… musicalmente non siamo distanti da un ibrido di post rock ed elettronica ambientale molto melodico che suona vivo e accattivante. Completa il disco una bella grafica sempre tra il rosso e il nero con inquietanti illustrazioni cinquecentesche tratte da un libro sul cannibalismo, per un digipak davvero elegante.