Aspec(t) – El Obsceno Pàjaro De La Noche (FF HHH, 2009)

aspect

Il titolo vorrà dire "l’osceno passero della notte?", boh, purtroppo quel poco di spagnolo che parlavo è andato a farsi fottere non usandolo, tutto sommato spero che non accada lo stesso al mio cazzo, l’idea non è allettante… ad ogni modo quando leggendo "noche" non posso fare a meno di pensare a quel personaggio totale di Maurizia Paradiso che spero abbiate visto svenire da Chiambretti. Superate queste intro stile Bombolo ci troviamo di fronte ad un disco con cui si scherza ben poco dato che abbiamo Agenziano e Gabola degli A Spirale e SEC_ dei Weltraum, li avevamo già recensiti in occasione dell’uscita di Asp/SEC_ e devo dire che la commistione mi era piaciuta parecchio, ma per quanto ci siano anche alcune similitudini ci sono delle considerevoli differenze.
Questo degli Aspec(t) è un disco molto rumoroso e piuttosto spigoloso, il sax di Gabola spesso suona molto saturo, non ci sono concessioni alla melodia neppure per errore, SEC_ al synth e all’elettronica si muove in modo molto frammentato, quasi ritmico, nessun tappeto morbido simil tastiera come sarebbe lecito aspettarsi ed infine Agenziano suona sempre meno la chitarra come tutti la abbiamo sempre intesa, per riconsegnarcela così filtrata che a volte è persino faticoso capire chi fa cosa. In tempi di noise credo che molti potrebbero entrare in sintonia con un disco del genere, ma proprio perché in tempi di noise ed in tempi molto confusi azzardiamo persino delle coordinate, infatti non saprei dire se i nostri eroi siano più o meno fan della roba americana tipo C.Spenser Yeh o John Wiese, ma resta che per i più vecchi di voi le coordinate potrebbero essere quelle dei gruppi giapanoise, soprattutto quelli che suonavano "strumenti tradizionali" (che detto su un disco del genere sa di presa per il culo), si sente che l’estetica non è quella del sol levante, ma resta che la radice di questo deformatissimo crossover è lì. Harsh-jazz!? Elettro-caos!? Power-free!?… ad ogni modo si tratta di roba da ustione di primo grado, occhio perché quel giro si sta sparando una serie di lavori parecchio interessanti.