Arnoux – Cascades (Knifeville, 2008)

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A celarsi dietro il nome di Arnoux è il friulano Fabio Arnosti, bassista di Ten Thousand Bees, qui al suo debutto solista. Cascades è un disco breve, poco più di venitre minuti, sufficienti però per Arnosti a mettere giù una serie di bozzetti, otto per la precisione, in grado di definire tutta quella che apparentemente è la sua poetica. Siamo di fronte a un pop quieto e mai sopra le righe, in gran parte basato su arrangiamenti elettronici accuratamente cesellati e intercalati ad interventi maggiormente acustici. L'andamento dimesso dei brani ha nella semplicità la sua forza, poche note di chitarra acustica e suoni curati, melodie perlopiù azzeccate, qualche groove intrigante a sostenere i momenti ritmicamente più spinti. Se qualche paragone può essere tracciato, direi che il suono del cd si avvicina molto a certe atmosfere tipiche di Morr Music e Anticon, in particolar modo nella prima metà del disco, dove, da una parte col trittico iniziale Fishing Bottles In The Middle Of A Lake, Akko, Israel, equilibrato intreccio di arpeggi acustici e suoni elettronici, Today, A Rainy Day e I’m Going Down, Down Brown, e dall’altra con la riuscitissima A Secret Dance By Isadora Duncan, un mix di Velma e prime cose di Four Tet, e la corale Fucked Up, Got Ambushed, Zipped In, Arnosti si gioca le intuizioni migliori, per poi forse adagiarsi un po’ nel finale su canzoni meno stratificate. Nel complesso un buon cd che definirei assolutamente sincero, come certi spumanti che sembrano sì leggeri, ma coi quali poi ti sorprendi a prendere una divertente sbronza di bollicine. Molto belle le foto nel libretto che accompagna il disco.