Antoine Chessex – Subjectivation (Rekem / Fragment Factory, 2018)

Subjectivation, ultimo lavoro solista per sassofono baritono ed elettronica del soundartist svizzero Antoine Chessex, è stato composto utilizzando materiale live di concerti tenutisi a San Francisco, Berlino, Zurigo e Londra tra il 2000 e il 2015. Con le prime tre sessioni viene montata la prima facciata del disco che mostra il suo approccio più aggressivo con un assalto crudo e deflagrante. Rumore espresso con intensità viscerale che se in parte richiama le ottime intuizioni lancinanti di Greg Kelley, se ne differenzia per lo sviluppo meno improvvisativo e maggiormente organico a costruire una statica massimalista. Il secondo lato, che riprende la performance di Londra, lavora invece meno frontalmente in favore di una composizione che parte dal jazz per concentrarsi su dinamiche più espressamente elettroacustiche. Un sostrato costruito con sovrapposizioni circolari di sax a occupare inesorabilmente lo spazio percettivo mentre il climax crescente sottotraccia aumenta la tensione in modo vertiginoso per diluirsi alla fine in tensioni monotonali. Due tracce senza fronzoli che vanno a segno in modo diretto per un lavoro rifinito con grande coerenza compositiva e che esprime il suo punto di vista con efficacia perentoria. Disco convincente e impatto che non può lasciare indifferenti.