Andrea Belfi – Between Neck And Stomach (Hapna, 2006)

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Andrea Belfi ormai inizia ad esser un nome conosciuto, ma per quelli di voi che non sapessero nulla dei suoi CDR solisti e di questo nuovo episodio in pompa magna su Hapna, stiamo parlando dell'uomo che siede e sedeva dietro le pelli di Rosolina Mar, 3/4 Had Been Eliminated (e i Gilda per quei pochi che che come me possiedono il 7"). A scanso di equivoci i dischi solisti di Belfi non hanno nulla a che fare con i gruppi rock da cui proviene, anzi, nel caso specifico di Between Neck And Stomach si può tranquillamente parlare di avant-psichedelia, morbida, depressa e in piuttosto minimale. La maggioranza delle tracce si sviluppa progressivamente ed in modo molto tranquillo: batterie, voci, fisarmoniche, armoniche, rumori acustici e/o concreti, tastiere, molte chitarre e malinconia senza troppa parsimonia. Sia per l'effetto globale che per il gusto nella produzione (non a caso affidata a Valerio Tricoli oltre che a Belfi), o vuoi per le melodie, mi vengono in mente alcune delle cose più morbide dei This Heat, dei Faust e dei Can. Citare questi tre gruppi è un po' come dire tutto e niente, però mi sento di aggiungere che i nostri fricchettoni quando volevano rendersi ascoltabili portavano in aree non così distanti da quelle di questo cd. Belfi non è che l'ultimo di una nutrita schiera di italiani atterrati in terra di Svezia e se la strada è stata aperta dai Sinistri (ex-Stafuckers), gli altri baldi incursori sono stati Giuseppe Ielasi ed i 3/4 Had Been Eliminated. Non tutte le tracce di Belfi vanno a colpo sicuro, nonostante ciò si tratta di un ascolto piacevole ma allo contempo interessante, credo che brilli di alcuni momenti incredibilmente ispirati di cui Footprints ne è un buon esempio. Si tratta di materiale che giustamente ha dignità di stare all'estero e su di un'etichetta di tutto rispetto: se vi stavate domandando se si trattava di un italiano qualunque? No, non è un italiano qualunque.