AA.VV. – Damn! Freistil Samplerin #3 (Chmafu, 2013)

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Arriva al terzo capitolo la compilation in collaborazione fra la Chmafu Records e il giornale Freistil che raccoglie i contributi di vari progetti di area sperimentale e di provenienza, salvo qualche caso, austro-tedesca. Dieci brani per dieci artisti, in massima parte al femminile.
Com’è facilmente immaginabile in una macro-categoria come “musica sperimentale” entra un po’ tutto e nulla, manco a dirlo, di facile ascolto: si va dal free rock al jazz di confine, dall’elettronica più schizofrenica all’improvvisazione pianistica. Non è ovviamente questo il problema, in fin dei conti sono i suoni che amiamo, il problema è che, con un solo brano per artista, non è facile trarre giudizi e talvolta nemmeno farsi un’idea chiara della qualità dei vari progetti, proprio perché gli stili proposti avrebbero in genere bisogno di tempi e sviluppi maggiori per essere capiti e apprezzati. Si finisce così per godere delle cose meno ostiche, direi quasi di facile presa, non fosse che qui un tale concetto è del tutto relativo: pollice su quindi per il punk alla No New York degli ospiti californiani Le Flange Du Mal, che fondono una tromba impazzita con canti patriottici e ritmiche scomposte, per il free rock del duo violino-batteria Kelp_Holub, e per i folli Barcode Quartet, parecchio simili ai nostri Jealousy Party. Per la categoria “musica ancor più difficile” segnalerei almeno le contorsioni lo-fi per voce e synth analogici degli LSD. Tutti gli altri sono rimandati all’ascolto su distanze a loro più consone.