Mus - El Naval (Acuarela/Blue Tears, 2002)

Il secondo disco di Mus sulla lunga distanza prende il nome dal quartiere dove Fran Gayo e Monica Vacas abitano: già dal titolo c'è una dichiarazione politica dei loro intenti. Nel disco infatti si parla della vita quotidiana di chi non è in una buona situazione economica, senza grandi avvenimenti, e tira avanti giorno dopo giorno. Ma anche se non farete attenzione ai testi, ad attirare la vostra attenzione basterà la commovente voce di Monica, stupenda anche nella sua pronuncia della esse "col fischio", che si adatta alla perfezione alle atmosfere malinconiche che il duo sa creare: le atmosfere sono proprio il fulcro del disco, splendidamente cristalline ed emotivamente coinvolgenti. Le musiche di El Naval potrebbero essere tranquillamente delle colonne sonore, probabilmente di qualche film esistenzialista francese: piano e tastiere creano trame a metà tra il folk e lo slowcore fenomenali, spesso con aperture e attacchi da brivido (Embalses Y Rios su tutte le altre, riesce a catturare l'attenzione in qualsiasi momento, provare per credere...). Qua e là si intravedono ancora sprazzi di elettronica, ma molto meno rispetto al passato. Disco decisamente consigliato, anche se naturamente l'allegria e l'easy listening stanno da un'altra parte.

Il disco dell'anno.
I sentimenti almeno nei dischi non muoiono.
ciao caro,
G

Ho ascoltato il disco El Naval: davvero intenso, evocativo, di pura atmosfera.
Hai ragione perfettamente tu Emiliano. E poi Monica ha una voce splendida, davvero.
Ma accidenti... che fischio alla esse!! Vada a farsi controllare!
Daniele

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