Misplaced Music

Misplaced Music (www.misplacedmusic.co.uk) è legata a doppio filo agli Hood, dato che Sara, la factotum dell'etichetta, è moglie di Richard Adams, e la recente pubblicazione proprio su questa etichetta delle due raccolte di singoli e brani sparsi su compilation della band di Leeds, come pure del nuovo 7" di Empress è l'occasione per recensire l'intero catalogo di questa giovane label. Misplaced Music in poco tempo ha stampato già una serie di sette pollici di buona qualità e si appresta a far uscire presto alcuni dischi sulla lunga distanza; date una occhiata ai nomi scritti qui sotto e vi accorgerete che conviene tenere d'occhio da vicino questa piccola perla del sottobosco inglese. Il puro stile DIY dell'etichetta, la passione e la gentilezza di Sara, la fanzine fotocopiata, la buona musica che punta dritta verso il cuore...

Hood - Singles Compiled (Misplaced Music, 2003)
Hood - Compilations 1995 - 2002 (Misplaced Music, 2003)
Per chi come me adora la band di Leeds queste due raccolte sono imprescindibili, poiché è praticamente impossibile essere riusciti ad accumulare negli anni tutti i sette pollici e tutte le raccolte in cui i nostri hanno disseminato perle anche notevolissime: con pochissimi brani esclusi nel complesso questi tre cd faranno la gioia dei completisti; ad onor del vero va detto che per completare definitivamente la discografia degli Hood su singoli e raccolte è necessario anche Structured Disaster. Dal 1997 (vedi qui) mi trovo puntualmente ogni due anni a recensire nuovi dischi dei ribelli di Spofforth Hill, e comincio sinceramente a credere che le parole non siano mai abbastanza: pochi gruppi hanno mantenuto e mantengono una tale qualità nelle uscite, sempre così autenticamente Hood, ma mai banali o inutilmente reiterati, in un loro pezzo non c'è nulla di superfluo, è un mondo a sé in cui i conti tornano sempre perfettamente. Ho letto che alcuni considerano gli Hood come i loro Beatles personali e che queste due raccolte valgono come il disco rosso e quello blu: non posso che trovarmi d'accordo.
Singles Compiled: basterebbe solo la stupenda A Harbour Of Thoughts, che dà il titolo al primo 7" per fare gridare al miracolo: chitarra slabbrata dal volume assurdo rispetto al resto degli strumenti, melodia killer; non c'è neanche il tempo per pensare alla bellezza del brano che si viene assaliti dalla sfocata Disappointed... E via di seguito, non basterebbero mille righe per descrivere questi due CD ripieni di piccoli tesori (cinquantanove canzoni!), ma giusto il tempo per parlare del miglior 7" di sempre dei nostri, (The) Weight per molti, me compreso, il miglior disco degli Hood, e poi le stupende I've Forgotten How To Live, You Should Never Feel Alone In This World, Collapsing Climate Soul e tante altre. Perla del miglior titolo: Rockk? I Can't Even Spell The Word; nel secondo CD, finiti i singoli, c'è tempo ancora per ben quindici inediti!
Compilations 1995 - 2002: per questo disco si ripete quanto detto sopra, un lungo elenco di canzoni memorabili fin dallo strumentale iniziale For A Moment, Lost contenuto nella meravigliosa fanzine Ptolemaic Terrascope, una manciata di secondi estatica e commovente...
Stupendi sono poi i commenti nel booklet, attraversati da grandi dosi di humour, nonché le frasi incise sui cd e gli splendidi paesaggi rurali che come al solito compongono il layout. Questi dischi vanno ben oltre alle stelline del giudizio, rappresentano per me quelle che deve essere la musica: passione, sentimenti, semplicità, bellezza e poesia.

Empress - Tea For Two EP (Misplaced Music, 2003)
Low / Vibracathedral Orchestra - S/T (Misplaced Music, 2001)
Two-Dollar Guitar / Simon Joyner - S/T (Misplaced Music, 2002)
Un accordo di pianola, due note di chitarra e la voce di Nicola: uno dei gruppi più dolci e delicati del mondo è tornato in pista con tutta la sua classe... Sul lato A People Do Worse e Drink The Town Dry parlano da sole, lentissime e dolcissime canzoni nel pieno stile di questo duo così dotato da catturare l'ascoltatore con canzoni davvero minimali e suggestive; sul lato B Tea For Two ripete inarrestabile due note di basso e tastierina, ma che magia! In fondo c'è Tutto Solo, con una melodia vocale neanche cantata, appena sospirata: e l'incantesimo continua.
I Low registrano questo breve brano al Dub Narcotic Sound System, ovvero la cantina di Calvin Johnson, che partecipa suonando l'armonica: anche solo in una manciata di secondi riescono però al solito a rendere tutta la loro dose di cristallina malinconia, uno dei pochi grupppi che riesce sempre a far gridare al miracolo. Sul lato B invece arrivano i Vibracathedral Orchestra, che sembrano proprio una piccola orchestrina sgangherata e fuori fuoco... La versione indie e lo-fi dell'esercito di salvezza? Carini davvero.
Questa incarnazione di Two-Dollar Guitar è la più scarna possibile: infatti il mentore Tim Foljahn (Fuck) si suona tutti gli strumenti da solo e dà una versione davvero lenta e tragica di Last Time dei Rolling Stones: se è un giorno piovoso potrebbe fare finire il vostro cuore al piano di sotto... Simon Joyner con l'aiuto di chitarra, organo, violino e piano confeziona una canzone che non sfigurerebbe accanto ai brani più cupi e desolati di Bonnie Prince Billy oppure Smog, tanti sono i richiami a quel cantautorato da tristezza in fase terminale: un sette pollici da maneggiare con cura, depressione in agguato!

Hood - Photographers (Misplaced Music, 2001)
Idaho / Dakota Suite - S/T (Misplaced Music, 2002)
Questo sette pollici nasce in corrispondenza del tour del 2001 degli Hood, e ogni copia ha con sé una foto differente: nato per essere venduto solo durante i concerti, nel seguito è stato reso disponibile nelle copie che avanzavano anche attraverso l'etichetta. Sul lato A Photographers potrebbe tranquillamente fare parte della tracklist di The Cycle Of Days And Seasons, grazie anche all'accompagnamento di archi al limite della stonatura; sul lato B la dolcezza e la malinconia di Winter Will Set You Back ha del mirabile, uno dei migliori brani di Hood di sempre, mentre la breve Late Farming è una piccola coda strumentale. Per i completisti, attenzione: queste canzoni non si trovano nella compilation di singoli, per cui fate attenzione!
Idaho sono un gruppo di culto, seguiti da pochi ma molto apprezzato; il brano di questo sette pollici non lascia alcun dubbio sullo spessore della band: Straw Dogs, il pezzo più classicamente rock del catalogo Misplaced Music con il suo crescendo teso e vibrante, è tutto ciò che ogni post grungers non è mai riuscito a diventare, ovvero la sintesi tra classic rock e atmosfere forti di band come Afghan Whigs. I Dakota Suite regalano un paio di brani, You Packed Your Things, una canzone che potrebbe far pensare a dei Tram più suonati (e per me è bel un complimento) e la breve Narcolepsy Lake un pezzo per solo piano strappalacrime davvero eccezionale.

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