Metaxu - Rumors Of...War (No Type, 2004)

Metaxu, ovverosia l'Italia dei tesori sommersi, anche se in questo caso non così sommersi visto che stiamo parlando di Maurizio Martuscello, che oltre alla gloriosa carriera solista vanta collaborazioni con chiunque (Gianluigi Trovesi, Avion Travel, Zu, Roy Paci, Paolo Fresu, giusto per citarne qualcuno) e militanze in progetti come Ossatura, Dogon, Zelle; l'"altro" è Filippo Paolini, ovvero Dj Okapi, di cui bastino la collaborazione con l'"avant-dj" Christian Marclay e la partecipazione stabile a Dogon. Avrete già capito che si parla di fuoriclasse e se siete anche informati saprete pure che questo è il famoso concept-album sulla guerra di cui si era letto qualche tempo fa; quello che forse non sapete ancora è che, a dispetto dei vostri timori sulla pesantezza del lavoro, i Metaxu hanno dimostrato di avere capacità fuori dal comune. Rumors Of...War nasce fra turntables, campionamenti radiofonici, computer, cassette e CD; ci si potrebbe aspettare il solito lavoro ultra concettuale, dove la melodia non trova nessun modo di svilupparsi, ed invece è proprio qui che i Metaxu hanno sfoderato il colpo di genio: "orchestral glitch music" dice il foglio che accompagna il CD e credo che questo sia l'effetto globale del lavoro. Paralleli a Stephan Mathieu, Tim Hacker, anche se sinceramente Paolini e Martuscello non credo che si affannino a voler somigliare a nessuno. "Mala tempora currunt" e le melodie plumbee di questo disco, cosparse di "glitchume" assortito, non lo nascondono; nulla di catastrofico forse, ma il lavoro è velato di tristezza (e come potrebbe essere diverso un disco in cui ogni titolo si riferisce ad un avvenimento tragico?). La sola Belgrade rende ogni commento superfluo.

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