Papa M - Live From A Shark Cage (Domino, 1999)

L'uomo dietro la M che imperversa sotto varie forme (Aerial M, Papa M, M) nel rock americano degli ultimi anni è Dave Pajo, noto soprattutto per la sua appartenenza agli Slint, dei quali era colonna portante assieme a un buon numero di protagonisti della migliore musica oggi in circolazione; Dave ha fatto tesoro del suo passato e ha sempre prodotto dischi di qualità. Dopo un album di remix ha elaborato questo nuovo lavoro durante il conseguente tour, da questo il titolo ingannatore: infatti Live From A Shark Cage è registrato in studio, undici pezzi per un'ora di musica molto interessante. Punto focale è naturalmente la chitarra di Pajo, che riesce a creare trame elettroacustiche di una bellezza semplice ma pregiata: il mio pensiero va alla meravigliosa colonna sonora di Neil Young per il film Dead Man, espressionismo chitarristico qui in veste più calma rispetto al disco citato; spesso aleggia una atmosfera folk dilatata ed ipnotica, una versione più pacata di alcuni momenti di Orso (ex Red Red Meat). Gli ambienti sonori la fanno da padroni quindi, a partire da Arundel, accennata a inizio disco e sviluppata interamente in coda, oppure nell'affascinante Crowd Of One, dove in un sottofondo struggente si ascoltano brani di conversazioni telefoniche, o ancora nella lunga I Am Not Lonely With Cricket, dal titolo curioso e dallo svolgimento romantico e sinuoso. Si ascolta persino la voce di Dave cantare un timido la la la in Drunken Spree, forse il brano migliore del lotto. Certo non è cosa facile stupire ed affascinare con tale continuità di sonorità e in parte di registro, ma è proprio quando riesce un'opera di questo genere che si ha a che fare con un gran bel disco.

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