Laura Veirs - Carbon Glacier (Bella Union, 2004)

Anime torturate, qua trovate del materiale per voi. Laura Veirs proviene da Seattle, ma le sue origini sono ai margini delle Rocky Mountains, e da qui - oltre che dagli studi da geologa - senz'altro deriva il suo grande interesse all'ambiente naturale, ai fenomeni atmosferici, i continui richiami agli elementi, in particolare all'acqua ("the ocean is everywhere in this recording", dice); il titolo stesso si riferisce ad un ghiacciaio che la Veirs definisce "bello, sporco, bianco e nero". Così com'è tutto in bianco e nero in questo lavoro: luci soffuse, ombre distese su storie e sentimenti. Si tratta di ballate dagli elementi folk e country, ma essenzialmente pop, nate in solitudine nell'inverno 2003 e rivalutate in seguito con l'aggiunta di ulteriori strumenti (oltre alla chitarra Laura si occupa di banjo e glockenspiel) e con l'apporto di una band (The Tortured Souls, per l'appunto...) formata da personaggi più o meno noti quali Tucker Martine (batteria e produzione), Eyvind Kang (viola, già al seguito di Beck e Blonde Redhead) o Lori Goldston (violoncellista per i Nirvana nel tour di In Utero). Memorabili Icebound Stream e la canzone dello spazzacamino Chimney Sweeping Man, ma pure Ether Sings e Rapture sono piccoli gioielli; per non dire della melodia accattivante di The Cloud Room, o della fumosa malinconia dell'eccezionale Shadow Blues ("there's a shadow beneath the sea/there's a shadow between you and me/I've learned that love is scared of light/thousand seeds from a flower blowing through the night"). Ad ogni canzone si potrebbe immaginare di essere sulla riva di un lago, sotto al volo di gabbiani, o a guardare una nevicata dalla finestra ("topographic lines come close together/imagine the peaks and the stormy weather"). Ma per ogni canzone si potrebbe dire molto di più, si potrebbero scrivere pagine.
Una Suzanne Vega prestata all'alt-country? Una Sheryl Crow sincera folksinger? Sia quel che sia, abbiamo di fronte una compositrice d'indubbio talento ed un disco personale, poetico, ispirato, bellissimo.

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