Ray Daytona And The Googoobombos - A Wild Shot Of... (Mad Driver, 2000)

Dopo una serie di 7" e partecipazioni a compilation, prima uscita sulla lunga distanza per Ray Daytona And The Googoobombos, con un disco frizzante e divertente, che non risente per nulla dell'effetto nostalgia. Niente di più penoso infatti di canuti e attempati tizi che passano il tempo a suonarsi addosso le canzoni dei bei tempi andati: di loro qui non c'è traccia, la musica di Ray Daytona è rispettosa del passato ma comunque brillante e coinvolgente. Una quindicina di brani in tutto, tra il garage e il surf, compongono il disco, con gli strumentali che hanno un ruolo dominante, sono infatti di notevole qualità: in coda e all'inizio sono inserite le classiche voci da b-movie, la grafica è accattivante, con in copertina il disegno della bella di turno vestita con tutina aderente in pelle mentre telefona con un apparecchio antidiluviano, nonché interno con automobili retro-futuristiche a forma di razzo.
L'esperienza della band si sente, infatti i musicisti provengono tutti da band toscane già note nel circuito garage, e sanno fare buon uso di strumentazione d'epoca come farfisa e theremin, non scadendo mai nel già sentito, ma nenache avvicinandosi troppo al punk per acquistare nuove fette di mercato, come molti fanno, arrendendosi al trend per poi finire con connotati snaturati e modesti successi. Alla prossima uscita, rigorosamente nel "fantastic surfadelic sound of Spinorama"!

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Ray Daytona And The Googoobombos - Space Age Traffic Jam (Mad Driver, 2002)

A dispetto di tutto, classicissimi. Surf Surf Surf. E' sempre difficile rapportarsi con l'oggetto CD di Ray Daytona. E' inutile, questi dovrebbero essere tutti 7" con immagini di onde e macchinoni. Senza posa. Dovrebbero avere quel fruscio, quel calore... Quel fastidio. E questa è decisamente l'unica nota negativa. Per il resto le sensazioni psych, il tiro surf, la facilità di fraseggio, i trucchetti e i suoni deviati ci sono tutti. Il titolo pare quasi avvicinare il gruppo a certi loschi figuri americani rispondenti al nome di Man Or Astroman?, ma in realtà il sound non scade in citazioni loungeose o ancor di piùstonerate psichedeliche come gli ultimi MOA. Ci sono i tremoli. Ci sono i riverberi. Ci sono le batterie continue. Ci sono i brani brevi ma intensi. Sicuramente uno dei migliori album con tiro dell'anno. Daytona Demolition Derby è un pezzo fantastico. E' il disco che avvicina l'inverno all'estate, che ti introduce ai climi bui, e intanto sorridi e pensi ai ricordi e non vedi l'ora di andare avanti e arrivare alla nuova estate... Bikini Barhaus è un party su una spiaggia hawaiiana. Il poco cantato è fatto di urletti e voci gutturali. Big George è la colonna sonora di uno spymovie ambientato in Versilia... Questo disco è decisamente di un punto superiore al precedente. Il finale è affidato ad uno stravolto psychobilly a tratti quasi bossanovato... Un arrivederci al prossimo concerto. Fantastico. Consigliatissimo a tutti, amanti e non del genere.

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