Cary Quant - Featuring My Sister (Marsiglia, 2000)

La via estetizzante scelta dai Cary Quant è quella della narrazione sonora, del commento strumentale agli stati d'animo.
Le strutture labirintiche di questi quattro pezzi, l'abilità nel gestire i cambi di tempo e il dinamismo del suono d'insieme fanno pensare a una summa dei tratti distintivi di Mogwai (l'ossessione), Godspeed You Black Emperor! (la suggestione) e Slint (la tessitura). La fusione però è resa molto efficacemente da quel tono di originalità in più che non guasta mai, specie quando ci si rifà a nomi così altisonanti. Quello che differenzia l'esordio in questione dai modelli sopracitati è un pimpante estro indie pop, una più marcata propensione verso l'intreccio melodico.
I Cary Quant sono ancora giovani ma s'avvalgono già di una personalità in avanzato stadio embrionale. Me ne sono accorto di persona dopo averli visti aprire il concerto dei Two Dollar Guitar a Genova… Una scommessa sicura.

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secondo me non ha molto senso accostare i Cary Quant al sound dei Godspeed You Black Emperor
Michele