Hope Sandoval And The Warm Inventions - At The Doorway Again (Rough Trade, 2000)
Low - Dinosaur Act… (Tugboat, 2000)
Mull Historical Society - Barcode Bypass/M.H.S. (Tugboat, 2000)
Ian Crause - Elemental (Tugboat, 2000)
Life Without Buildings - Young Offenders (Tugboat, 2000)
Hope Sandoval era la cantante dei Mazzy Star, gruppo che, per chi non li conoscesse, ha realizzato tre dei più bei dischi dello scorso decennio. E chiaramente sono il primo paragone che viene in mente ascoltando questo EP, in attesa dell'album.
La voce è inconfondibile, di una sensualità e di una dolcezza impressionante… da lacrime in alcuni casi (Charlotte), accompagnata da chitarra acustica spesso arpeggiata, glockenspiel e violoncello. Se vi piacevano i M.S., puo' darsi che questi li apprezzerete ancora di più.
Nuovo disco di breve durata per i coniugi mormoni che incidono sotto il nome di Low. Sono una delle cose migliori in circolazione ultimamente in ambito indipendente, tanto da essre diventati ormai un cult. Queste tre tracce non smentiscono: lentissime, cadenzate e tristi, le melodie da tre accordi sono semplicissime ed allo stesso tempo emozionanti come non mai.
Alla tromba nientepopodimeno che un tizio di nome Bob Weston, fate voi…
Ultraconsigliatissimo, in attesa dell'album in uscita il 4 Febbraio 2001.
Scozia, Scozia, Scozia. Di quella che adesso va tanto di moda. Due pezzi carinissimi, un po' shoegazer, un po' Smiths, un po' new wave , per questo singolo con il corridore Zapotec in copertina. Da mettere nelle cassettine che fate alla vostra fidanzata…
Praticamente vale lo stesso discorso che ho fatto per i MHS: melodia a 1000 per entrambi i pezzi di questo singolo, dolce e triste allo stesso tempo. Crause collabora anche con i Piano Magic, e si sente… Se l'indie-pop inglese (perché dopo appena un secondo si capisce che sono di lì) fa per voi. Altro che Oasis
Siamo su coordinate leggermente differenti con questi due pezzi dei Life Without Buildings: new wave più un indie pop originalissimo. La voce di Sue mi ricorda molto quella di Kazu (Blonde Redhead) & simili e musicalmente, soprattutto nella b-side, non siamo tanto distanti dalle ballate del trio italo-giapponese… Aspetto di sentirli sulla lunga distanza.

Colin Andrew Sheffield - Side One / Side Two (Elevator Bath, 2000)
Colin Andrew Sheffield - Spring (Time) / The Bridge (Elevator Bath, 2000)
Havergal - 5 song EP (Elevator Bath, 2000)
Barbed - Pocket Reminders / Rolf O.D. (Elevator Bath, 2000)
E' deciso. La Elevator Bath è una delle mie tre etichette preferite. Sicuramente una rivelazione quest'anno, insieme a Music Fellowship, anche se giocano su terreni leggermente differenti. Sono simpatici e originali. E i dischi sono tutti limitati in un numero assurdo di copie (475-550-300 ecc.) e tutte in confezioni curatissime ed in vinile trasparente. Più che dei semplici dischi delle piccole opere d'arte.
C.A.Sheffield, che tra l'altro tra l'altro tiene un po' i fili dell'etichetta, è un maestro nel tirare fuori suoni da macchine digitali e apparecchi elettronici. Sono sì rumori, ma soprattutto nel secondo 7" sono capaci di suscitare profonde emozioni. Senza parole ma col cuore.
Havergal è un nome già sentito in giro, dopo un po' di uscite su etichette come Kranky o Secretly Canadian. Cinque strumentali conteplative e melodiche, un po' suonati e un po' elettronici. A dir poco un capolavoro. Peccato che lo ascolteranno solo in 550.
Infine i Barbed sono inglesi e si sente. Elettronici come va di moda adesso nei club d'oltremanica, ma molto più avanti. Un po' di cantato, loops, techno e tanti bpm. L'unica dance che mi piace.

J Church - Leni Riefenstahl's Tinder Box (Love Boat, 2000)
Todbot - Out of the Five Lo-Fi Shadows (Trolley Bus, 2000)
Fresco fresco di stampa questo 7" della pop-punk band più prolifica del mondo.
Tre pezzi sull'etichetta torinese dell'amico Andrea di Encore Fou e Abbestia! (della quale si aspetta un nuovo numero prima dell'arrivo del prossimo millennio), uno più bello dell'altro. La title track è uno dei pezzi migliori dell'ultimo album, Closing Time In An Early Town non è da meno, anzi..., ma l'apice lo si raggiunge con la cover di Harvest di Neil Young: suonata acustica dal solo Lance con tanto del rumore di una macchina di cardiologia in sottofondo (è stato ricoverato per un po' di tempo a causa di problemi di cuore...) e la classica voce filtrata/distorta delle ballate della band. Un capolavoro, per un gruppo che non delude mai. Stupendo l'artwork.
Esce sulla nipponica TB, ma questo Todbot è losangelino al 100%. Buon miniCD con cinque pezzi di discreto e divertente low-fi elettropop senza grosse pretese, e molto divertente. Certo, si tratta sempre di musica un po' derivativa (Pavement, Grandaddy …) ma comunque più che onesta. A pensare che è registrato totalmente in salotto con solo una chitarra, un moog, una drum machine e rebirth, il programma per fare tutti gli effettini carini. Per essere una persona sola, dà sicuramente della merda, ehm, cacca a tanti osannati gruppi della scena.

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