Bad Religion - Reggio Emilia, 24/08/00

C'era una discreta attesa per l'unica data italiana di questa storica band, ed in molti hanno risposto alla chiamata, soprattutto tanti giovani e giovanissimi (età media davvero bassa) che forse ascoltando NOFX e Good Riddance hanno scoperto che prima c'è stato anche qualcun altro… Purtroppo, credo di essermi perso gli special guests della serata, che non ho capito chi fossero (credo i Crummy Stuff) e se hanno effettivamente suonato. Pazienza. Ma i problemi non finiscono qui: si è sfiorato il disastro ad inizio concerto, quando, dopo l'ossessivo rumore di elicotteri (presenti pure nella scenografia del palco) che faceva salire la tensione, in attesa che esplodesse la bomba sonora, i nostri sono finalmente comparsi sulla scena, saltellando e contorcendosi sulle note di Don't Sell Me Short…Sorpresa: il volume era praticamente a zero! Così, sono seguiti attimi di tensione, con la band penosamente in azione ed il pubblico silente, immobile e attonito a pregare che qualcuno risolvesse il problema, cosa che è stata fatta con un certo ritardo, rovinando così inevitabilmente l'inizio dello show. Il resto del concerto prosegue bene, perfettamente; i Bad Religion vanno avanti veloci, potenti, rumorosi e melodici come ci si aspetterebbe, chiacchierano col pubblico, si scambiano gli strumenti, fanno i buffoni, per l'occasione cantano The New Italia anziché The New America, insomma divertono e si divertono.
Il pubblico, stranamente più curioso che entusiasta, si riscalda necessariamente grazie ad un finale energico e spettacolare, in crescendo, con la richiestissima Generator e soprattutto la trascinante American Jesus - forse il loro vero e proprio anthem - che conclude il concerto al ripetuto grido corale di "One nation under God"; in periodo di squallide manifestazioni giubilari di massa, non può che far bene (alle coscienze). Dopo lo show, i membri dei Bad Religion si sono intrattenuti a lungo col pubblico rimasto, a parlare e firmare autografi, dimostrando grande semplicità e disponibilità. Credo che, al di là di un buon concerto, sia questo un aspetto da non sottovalutare assolutamente: gli "eroi" ritornano uomini, persone comuni, e acquistano credibilità.

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Il fratello di Lorenzo è un fanatico di Bad Religion, sul suo sito www.badreligion.rules.it potrete trovare un sacco di notizie, foto ed informazioni sul gruppo.