Belle And Sebastian

Abbiamo incontrato via mail Mick Cook dei Belle And Sebastian che, oltre a parlarci del nuovo disco Storytelling e dell'esperienza on the road, relativamente nuova per loro, ci ha portato a immaginare impossibili scenari quali Stuart Murdoch acconciato alla Demo Morselli con i BAndS schierati dietro un improbabile trippone conduttore di un talk show, o il gruppo intero travestito alla Led Zeppelin anni '70...


Sodapop: Per anni avete nascosto la vostra immagine. Poi di colpo (da Fold Your Hands, Child, You Walk Like A Peasant) avete incominciato a fare pesante uso di travestimenti e di foto promozionali della band. Tutto ciò ha un senso?
Mick Cook: Abbiamo sempre giocato con la nostra immagine. Nelle vecchie foto promozionali, per esempio, c'era il nostro bassista sdraiato sopra il manichino di una suora, o un amica con un cane a rotelle, o Isobel con una maschera da chirurga addosso. Credo sia diverso dal classico "foto del gruppo in piedi con uno sfondo di desolazione". Soltanto con The Boy With The Arab Strap abbiamo iniziato ad usare foto di tutto il gruppo. Sicuramente non abbiamo mai ricevuto pressioni dall'etichetta in materia di promozione.
S: Per anni non avete fatto concerti. Poi di colpo tour e festival... E' l'etichetta che preme o una vostra necessità?
M: Questo è vero. Solo recentemente abbiamo incominciato a fare un numero accettabile di concerti. Abbiamo ancora un mucchio di posti dove dobbiamo suonare sul serio, come la Germania... Abbiamo suonato lì una volta sola e quest'anno soltanto un festival riuscirà ad ospitarci. Ci stiamo divertendo in tour molto di più adesso...
S: Forse perchè vi sentite molto più a vostro agio con la vostra immagine e con il vostro modo di suonare di quanto lo foste prima?
M: Credo abbia molto di più a che vedere con l'avere una crew dal vivo ben proporzionata e l'essere meglio preparati; abbiamo migliorato l'intesa tra di noi di concerto in concerto.
S: Come mai, diversamente dai gruppi inglesi "tipici" avete prima dato alle stampe due dischi (ok sappiamo la storia del primo...) e poi avete incominciato a fare i singoli?
M: L'idea degli EP è una vecchia tradizione indie, credo. Non volevamo pubblicare singoli dagli album perchè volevamo che ogni uscita fosse particolare, unica, e anche perchè volevamo che la gente avesse un qualcosa di nuovo e di valido in cambio dei propri soldi. I Led Zeppelin non hanno mai pubblicato singoli, comunque...
S: Dove sono finite le storie che erano contenute nei vecchi dischi?
M: Le storie erano una idea di Stuart. Le ha scritte tutte lui. E' bello avere qualcosa da leggere sulla copertina oltre ai testi.
S: Quanti dei personaggi che raccontate nei vostri testi sono persone a voi vicine (in molte maniere...)? Quante sono pura immaginazione?
M: Non posso rispondere a questa domanda, visto che tutti i personaggi sono di Stuart. Suppongo che molti siano effettivamente basati su persone che conosce. La finzione è sempre basata sulla vita reale.
S: Alcuni dei personaggi ritornano in brani diversi? Come siete maturati voi non possono essere maturati anche loro?
M: Vedi sopra.
S: L'accoglienza nel recente tour italiano è stata a dir poco entusiastica e voi avete risposto in maniera ottima sul palco. Cosa ne pensate del pubblico italiano, che di solito invece è freddo, pseudo-intellettuale da quattro soldi e molto rumoroso (parlano tutti durante i concerti...)?
M: Abbiamo trovato il pubblico italiano grandioso. Abbiamo notato che più si va verso sud e più l'entusiasmo è maggiore. Forse è qualcosa che ha a che vedere con il clima più caldo?
S: Come è caduta su di voi la scelta di Todd Solondz per la colonna sonora del suo nuovo film? Avete lavorato con i soliti schemi compositivi o vi siete dovuti piegare a nuove esperienze? Siete contenti del risultato?
M: Todd ci ha chiamati perchè gli piaceva il gruppo. Non so esattamente il motivo per cui ci abbia scelto per questo film in particolare. Quando abbiamo visto il film per la prima volta abbiamo tutti pensato di essere una strana accoppiata... Credo che Todd abbia pensato fosse un bel contrasto per lo humour scuro del film. Il processo compositivo è stato completamente nuovo per noi, perchè non avevamo mai avuto occasione di scrivere musica per un qualcosa di così specifico prima. E' stato comunque divertente, siamo passati attraverso una quantità di stili diversi prima di arrivare a quello che Todd aveva in testa. E' stato come essere una band tappezzeria di un talk show... Siamo tutti rimasti un po' stizziti da quanta poca musica sia poi effettivamente finita nel film ma, parlando oggettivamente, è veramente un bel film.
S: Prossimi progetti? Altre band parallele?
M: Sull'agenda è già appuntato un nuovo disco seguito da un altro tour. Stuart ha sempre un sacco di idee messe da parte. Credo che uscirà un DVD con tutti i nostri video, documentari e qualche foto. Potremmo fare una qualche specie di film. Io suono ancora in una band di ska, gli Amphetameanies, e con qualche altra persona, The Reindeer Section (solo in studio), e un cantautore di Glasgow che si chiama Fran Schoppler.
S: Tornerete in Italia presto?
M: Spero proprio di si! Probabilmente dopo l'uscita del prossimo disco.
S: Il vostro pubblico è cambiato, o meglio è aumentato a dismisura. Dai giovani britpoppers abbandonati dai loro idoli che avevano trovato in voi e nel vostro folk una valvola di sfogo alle proprie tensioni emotive siete ora seguiti da orde di ragazzine divise tra il numetal dei fidanzati e le boyband di Mtv. Commenti?
M: Siano benvenute le ragazze che urlano! Lasciatele entrare!
S: Cosa state ascoltando? I vostri artisti e gruppi preferiti di sempre? I registi e i film? Libri, autori, poeti?
M: Io sto ascoltando moltissimo i Led Zeppelin, ho appena schiarito le idee alla mia fidanzata su di loro. Mi piace moltissimo la colonna sonora dei Tenembaums. Artisti preferiti: Joni Mitchell, Miles Davis. Films: Carlito's Way, Gregory's Girl. Regista: Mike Leigh. Libri: Wild Swans, Il Giovane Holden, i libri di Roald Dahl. Temo di dover ammettere di essere piuttosto ignorante in fatto di poesia.
S: Avete molte canzoni non pubblicate? Avete intenzione di pubblicarle un giorno o l'altro?
M: Ci sono sempre canzoni da pubblicare, la speranza è quella di registrarne il maggior numero possibile. Ci sono un sacco di grandissimi pezzi che abbiamo registrato e mai pubblicato perchè anche una sola persona nella band si è opposta. Scherziamo sempre sul fatto di pubblicare un cofanetto di classici inediti!!!
S: Grazie per la pazienza, speriamo un giorno di poterci incontrare.
M: Lo spero!

"L'accoglienza nel recente tour italiano è stata a dir poco entusiastica
e voi avete risposto in maniera ottima sul palco. Cosa ne pensate del pubblico
italiano, che di solito invece è freddo, pseudo-intellettuale da quattro soldi e
molto rumoroso (parlano tutti durante i concerti...)?"...la domanda è " a che titolo
si da dell'intellettuale da quattro soldi al pubblico italiano dei concert? se è vero
che negli altri riconosciamo i difetti che per primi ci appartengono devo dedurre
che la stessa persona, autrice dell'intervista, non abbia una grande opinione di sè?
Pepe

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