Alice In Chains - Jar Of Flies (Columbia, 1993)

Degli Alice In Chains molti tendono a ricordare soprattutto la vena distorta e pesante di lavori come Facelift o Dirt. Nei sette brani di questo splendido EP, affiora, invece, come già prima in Sap, l'altra faccia della band; della prima ha l'angoscia e la malattia, degnamente rappresentate dalla voce distorta di Staley. Il quale, però, pare qui smussare un po' i soliti toni espressionisti per lasciarsi prendere da una inquieta malinconia. E' difficile ricordare gli Alice In Chains più pesanti ascoltando pezzi come Nutshell, commovente evocazione della solitudine, o Don't Follow, o il gran singolo No Excuses, momenti in cui la fanno da padrone in particolare le chitarre acustiche di Jerry Cantrell. Si può riconoscere, invece, una parte del vecchio Layne soprattutto in Rotten Apple, Stay Away (bellissimo il videoclip) e Swing On This, dove la voce riesce a dominare la scena con le sue pennellate munchiane.. Tenendo conto del precedente Sap, o del successivo, riuscitissimo, MTV Unplugged, si può concludere che la passione acustica degli Alice In Chains non costituisce soltanto una parentesi nell'opera della band di Seattle; è invece una parte fondamentale della loro doppia natura.

Quando siete tristi, innamorati, felici, abbandonati o imbambolati
tra mille sogni, ascoltate questo capolavoro. Vi verranno le lacrime agli occhi.
Daniele C.

Hai perfettamente ragione a dire che l'acustica è una caratteristica importante
nella musica degli AIC, che secondo me, traendo ad una conclusione, è
perfettamente ambivalente e bisogna ricordare "Dirt" e "Facelift" come "Sap"
e "Jar Of Flies". 
Edy Buoso

Gli Alice in Chains sono un gruppo troppo forte. Li ho conosciuti circa un anno fa
e già non riesco a stare senza di loro. Mi dispiace molto per le condizioni di salute
di Layne e speriamo che si riprenda il più presto possibile.
Guido

Si, Jar Of Flies è veramente stupendo, ma non sono da buttare nemmeno gli altri cd,
come Dirt, da molti considerato il loro miglior lavoro (almeno per la parte dei fans
che amano di più il loro lato metal). Cmq vorrei correggere una cosa che ho letto sulle
righe qua sopra, ovvero che L'unplugged non ha seguito Jar Of Flies, poiché dopo JOF
gli AIC pubblicarono l'omonimo "Alice In Chains" ('95); l'Unplugged usci un anno dopo.
Ciao ;)
Marco da Pesaro
Sono arrivati a Sodapop parecchi messaggi per la morte di Layne Staley, pubblichiamo solo il primo:
Salutiamo tutti il grande Layne che venerdi 19 Aprile ci ha salutato per sempre.
Luca

Che dire uno dei gruppi piu' potenti della mia epoca. La morte di Layne mi ha
sconvolto anche se pur inevitabile. I loro pezzi sono capolavori che riescono a
prendere tutti gli stati d'animo dentro di te. Io vivo per questa musica. Grazie
Sandro

Adoro la musica grunge, nel senso che per me è lo specchio dell'anima. Se non fosse
così non mi spiegherei la bellezza unica di Rotten Apple, la perfetta sintesi di voce
e musica in Nutshell e la rabbia che esce vortivosamente da I Stay Away. Gli AIC
insieme ai Pearl Jam hanno voluto dire molto per me e sono molto contento di poter
ancora sentire Eddie (Vedder) cantare con il suo grandissimo complesso ma posso solo
rattristarmi a pensare che non sentirò più Layne cantare con la sua voce roca Rotten Apple.
Grazie di tutto
Marco

Cosi come i precedenti capolavori gli alice in chains ci hanno regalato questo incredibile
album ricco di sonorità suadenti e che presenta una formula introspettiva segno
della maturità del gruppo. Un lavoro imperdibile.
Valerio

aggiungi il tuo parere