Afterhours - Hai Paura Del Buio? (Mescal, 1997)

Pochi titoli si addicono al proprio album come questo. Essenziale, diretto, brutale, come spesso è la musica degli Afterhours, che ci consegnano, con l’ultimo lavoro, un crudo reportage dal loro (e nostro) cuore di tenebra. Ancora più ruvido del precedente Germi, Hai Paura Del Buio? possiede, come il suo predecessore, un’anima sdoppiata. Da un lato l’introspezione profonda di pezzi come Rapace o Punto G; dall’altro la violenta satira di 1.9.9.6. o Sui Giovani D’Oggi Ci Scatarro Su. Entrambe le facce degli Afterhours contribuiscono alla rappresentazione espressionista di un mondo desertico, senza troppe speranze o vie d’uscita. L’unica oasi è costituita dal singolo Voglio Una Pelle Splendida, più o meno a metà di un viaggio che poi ripiomba nei suoi toni aggressivi e spesso sarcastici, lasciandoci, alla fine, con una pressante sensazione di fastidio. "Verrò come un rapace a mutilare la pace dentro nel tuo cuore": ecco, esplicitato, l’obiettivo di Manuel Agnelli.
Il ritmo complessivo è privo di una logica razionale; segue, piuttosto, i sentieri lunatici e multiformi della personalità umana. Grande è anche la varietà dei suoni (e dei rumori), così come l’imprevedibilità dei tre Afterhours, che quasi costringono a voltare pagina e ad ascoltare la prossima canzone.
Imperdibili dal vivo.

Vorrei farvi partecipi di alcune mie osservazioni riguardo a quest'album
- secondo me il migliore degli Afterhours e forse di tutta una certa scena italiana anglofila.
1a. Non ho la pazienza del filologo, né il rigore del critico azzeccagarbugli, ma credo si
possa facilmente dimostrare come quest'album sia concepito sulla falsa riga del
beatlesiano "revolver". L'album apre con uno scoperto omaggio a John Lennon (1.9.9.6.)
per continuare nel seguito a rifarsi a sonorità beatlesiane in più episodi - seppure
inacidite da sequenze di monolitici accordi contratti(dette anche quinte dai chitarristi in erba).
1b. Il violino e gli effetti vocali di Elymania richiamano - mutatis mutandis -
le prime sperimentazioni psichedeliche dei Fab4 (quindi "revolver" appunto, ma anche
forse "magical mistery tour" e "st.pepper"). 1c."taxman" di George Harrison è citato
apertamente in "questo pazzo pazzo mondo di tasse".
2. Gli Afterhours sono dei Pixies fighetti (ahimé).
3. Quest'album è molto disomogeneo in quanto a sonorità, ma compatto tematicamente:
una sorta di concept album (più anche dell'ultimo e monocorde "quello che non c'è").
4. Si tratta di una delle più riuscite vendette sentimentali tradotte in prodotto
musicale. Non vorrei essermi trovato nei panni della donna che, tradito l'Agnelli,
si recò al megastore per comperare l'album dell'ex-amato. Con quest'album infatti
Manuel Agnelli, oltre che a compiere una sorta di dissezione del proprio corpo vivo in
pubblico (una sorta di Baudelairiano sputtanamento pop, un "Il mio cuore messo a
nudo" dei poveri), è riuscito superbamente a tradurre musicalmente uno stato d'animo
misto di vendetta, rancore e misogina ("chissa come ti trovi bene senza le tue pene/chissà
come ti trovi bene col tuo nuovo pene" etc. etc.).
5. Mi piacerebbe sapere se Agnelli conosce e apprezza Baudelaire, ed in che misura.
Mi pare che nella sua persona egli unisca molti aspetti del dandy e dell'autolesionista,
in più le sue canzoni sono cosparse di melanconici ricordi di trascorse cuccagne.
Ovunque si sente desiderio di un'impossibile "altrove".A ciò aggiungiamo la misoginia
di cui sopra, il gusto decadente per la trasgressione mai libero dal senso di colpa,
l'insopportabile peso della compromissione con il mercato musicale (il "musicista
contabile"), la sensazione di marginalità della poesia e dell'arte ("i fiori rovinati" etc.).
Alberto

Solo 4 stelle??????
Cazzo ragazzi: è un album in cui non c'è una nota fuori posto!
Fausti'ko 
 
...Perchè Britti era al primo posto?
Perchè gli Afterhours no?
Britti ha fato "it.pop"....
gli After "Hai paura etc. etc."...
...c'è qualcosa che non torna... 
GPL

é forse il disco più bello che abbia mai ascoltato!
Dolce, a tratti violento,e cantato,a parer mio, da una delle
voci più belle che abbiamo in italia: Manuel Agnelli!
...un vero capolavoro!
Myriam

Quattro stelle mi sembra troppo poco per un disco che,
anche se in pochi capiranno, resta il migliore degli afterhours
e un gran disco in un panorama underground cosi prolifero
di dischi geniali, come quello italiano
Alfredo

MANUEL TI AMO!!!!!!
Luca

Quando il suono supera le barriere del semplice ascoltare...
Allora si è incontrato gli Afterhours.Hai paura del buio?
no perchè dentro è luce!!!
Ilaria

il kalore del sangue ke skorre..,l'allegria immotivata....
il sesso ,l'amore ,la paura e la gioia....
afterhours dentro e fuori me!!!
roxane

Senza ombra di dubbio il disco migliore che abbia mai ascoltato..
ci trovi di tutto:ironia, paura, piacere, malinconia, amore,
terrore,giramento di coglioni, rabbia e molta molta verità...
che dire poi..la musica e' perfetta, i suoni da urlo
e la voce di manuel da paura!
AFTER VI ADORO!

Un disco completo che passa da un rock violento ad un rock
tipo "voglio una pelle splendida"... Cosa dire? La quinta stella
se la meritavano.
Giacomo

E' un capolavoro. E spero non se ne accorga nessuno.
Fabio

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Afterhours - Non E' Per Sempre (Mescal, 1999)

Il seguito di Hai Paura Del Buio? ha spaventato molti al primo contatto: un singolo come Non E' Per Sempre lasciava prevedere una svolta morbida per il futuro, ma questa idea è decisamente scemata già dal primo ascolto di pezzi come Non Si Esce Vivi Dagli Anni Ottanta, dove il suono classico della band è ancora compresso e selvaggio come nei pezzi più furenti del vecchio repertorio; lo stesso si può dire per i testi, pieni di spunti e di riflessioni inquietanti come in Superenalotto o in Tutto Fa Un Po' Male. Ci sono pezzi più morbidi, ma non in misura maggiore di quanto era avvenuto nel disco precedente, questa volta però i brani "delicati" sono meglio focalizzati: Baby Fiducia ma soprattutto Bianca denotano una facilità nel miscelare melodie accattivanti e testi intriganti davvero notevole. Nota dolente è la copertina, dato che dopo l'ottimo artwork di Hai Paura Del Buio? mi aspettavo qualcosa di più: anche l'estetica simil-glam tipo ultimi Pumpkins delle foto interne lascia alquanto a desiderare. Vetta irraggiungibile del disco è la gemella di Simbiosi, L'Estate, in cui Manuel sfodera la sua vena erotica e sensuale per trascinarci nei più torridi sentimenti: dita che scivolano fra le gambe, sensi intontiti dal calore estivo, tutto narrato in due intervalli tra colate di rumore sonico. Le differenze nel suono della band non sono molto pronunciate, e sono dirette verso una elettronica anni settanta molto Kraut-Oriented, oltre ad una sempre maggiore cura per la produzione, in questo caso veramente eccezionale.
Tirando le somme questo è un disco veramente azzeccato, sin dall'avvio di Milano Circonvallazione Esterna, dove si parla di un rientro a casa la mattina presto, fino ad arrivare a Cose Semplici E Banali; ogni pezzo ha una sua ragion d'essere, e il tutto scorre piacevolmente: non era facile fare un disco con questa pressione addosso, ma l'effetto finale è molto soddisfacente e segue un motto cantato all'interno di Bianca: "Se c'è una cosa che è immorale è la banalità".

Hai paura del buio resta il disco migliore di Agnelli e soci,
e forse Non è per sempre si colloca anche dietro a Germi: l'età ed
il tempo disegnano l'equazione della maturità, a cui - tra consapevolezza
e minore rabbia - nessuno sfugge (per fortuna o per sfortuna?).
framavitali

Penso che oltre a giudicare singolarmente testo e musica
si debba anche riflettere sulle atmosfere che un disco come questo
riesca ad evocare. Il richiamo a "simbiosi", di "estate" più che un
richiamo vero e proprio sembra l'ennesimo cammeo che Manuel
puntualmente inserisce in ogni suo disco. gli afterhours con questo
disco raggiungono la maturità, e questo non significa che il suono
meno "grezzo" sia meno oscuro e penetrante.
Per chi amava gli afterhours "tuttopogo" si apre una nuova era ancor
più "azzeccata" della storia dei tre after.
gennaro palma

Almeno quattro stelle poteva prenderle un gran disco come
questo che arricchisce il panorama italiano di buone canzoni molto
piu' profonde di quel che puo' sembrare...
Alfredo

Gli Afterhours sono coloro che mi hanno fatta sentire veramente
viva e capace di comprendere dove mi trovo meglio di quanto lo avessi
già capito. Posso reputarmi già pienamente felice di aver vissuto perchè
è per loro che ho vissuto. Grazie after. Mi piace inoltre sapere che sono
in pochi a capire i loro testi. Capirli profondamente intendo. E mi piace
veder Alex Britti al top della classifica perchè continua la conferma della
continua evoluzione di specie umane prive di intelletto. E questo è quanto
ragazzi. Ma penso lo sapevate già.
Valentina

Se l'evoluzione della specie umana coincidesse con quella dei testi
degli afterhours...attualmente nell'anno 2001 saremmo già in grado di renderci
trasparenti a nstr piacimento..provate a muovermi in 8 sullo stesso mezzo
e ascoltare "Cose semplici e banali" a palla...
"grazie a tutti per daverooo" afterhours
Mirco

Sono capaci di far rivivere, rinascere qualsiasi persona!!io amo strategie, pelle, 
voglio una pelle splendida e tanti altri pezzi!!sate spaccando il mondo
grazie ragazzi
Mikele

Alex Britti & company al rogo: w il sano rock italico di marlene kuntz e afterhours
Davide

Con l'obiettivo di raccontare qualcosa ormai sfuggita, gli Afterhours
creano un disco che riesce a descrivere una realtà, un tempo deviata,
che ora invece torna e "tira le somme".
Roberto

Bello ma il finale di cose semplici e banali, dopo i messaggi di germi e hai paura
del buio mi fa paura, anzi mi terrorizza...
Luigi

Semplicemente quello che non c'era,adesso c'e'.
Grazie Manuel
Marcello

gli afterhours sono il mio gruppo preferito. E adesso voglio dire una cazzata
gigantesca che io penso veramente... provate ad ascoltare 1.9.9.6. seguendo
attentamente la voce di manuel: ad un certo punto ripete con trasporto 9.6.
senza i primi due numeri. ecco la mia interpretazione: 1=dio 9=dove 9=dove 6=sei?
la voce in effetti assume anche un certo tono interrogativo...
l'intera discografia degli afterhours è piena di questi significati nascosti, soprattutto
nei primi album...  questo linguaggio in effetti è simile a quello preromantico e di
Boudleire(sempre che si scriva così...)   
ognuno poi ascoltando le canzoni le dà il significato che preferisce.
Massimiliano

Divine, magiche, attraenti... le parole ... potrei definire i loro 
testi poesia, la loro musica  poesia, il ritmo che culla le parole
delle canzoni é poesia. Fantastico.
Lula

Manuel Agnelli in questa opera vuole esprimere il concetto after, lo stato d'animo
che alcune persone provano, il togliersi la maschera dell'ipocrisia a volte è un azione
che procura dolore. Il conoscere se stessi a volte è peggio di ignorare. Nel verso voglio
 un pensiero che renda la pelle splendida Manuel esprime il suo desiderio di voler
essere a volte superficiale; poi rimpiange di essersi posto domande che è meglio non
porsi mai;alla fine vedendo l'ipocrisia del mondo in definitiva è meglio essere tristi e
veri più tosto che dipingersi un sorriso sulle labbra. I clown si dipongono un sorriso
per regalarlo ed è così che la gente fa, ma per egoismo per andare avanti un mondo
falso."Hai paura del buio" è un opera dalle molte sonorità, sicuramente gli aftehours
non avevano conosciuto ancora il completo successo e quindi si può definire una
creazione vergine e illibata dal successo. Oltre a questo c è da dire che il cd è stato
registrato quando ancora Xabier Iriondo Gemmi non aveva lasciato il gruppo. In "Hai
paura del buio"si può vedere l'anima di Manuel sotto varie sfaccettature, negli altri cd
che io stimo, si vede un Manel rinnovato ma con le stesse idee contro l'omologazione
e lo stesso animo oscuro che ognuno di noi ha.
Selfir

"non è per sempre" è un album con testi meravigliosi, carichi di poesia...come d'altronde
tutti gli altri album degli afterhours.
non è per sempre è scritta alla perfezione, ed oceano di gomma forse è una delle canzoni
migliori...
3 stelline mi sembrano poche per un capolavoro
Ely

è una maturazione la loro e non un'involuzione; è chiaro che quando uno ha 20 anni pensa
delle cose e poi quando ne ha 40 ne pensa delle altre (o per lo meno le esprime in modo
diverso). é uguale per cccp-csi-pgr...nessun decadimento, ma solo maturazione;
molto meglio che per esempio (un esempio stupido) gli iron maiden, che a 60 anni sono ancora
lì sul palco a vomitare cose incomprensibile, mentre suonano sempre con lo stesso unico
accordo
CCCP

Anche questo lavoro è eccezionale. La musica degli After mi avvolge e si incastona perfettamente
nei miei sentimenti. A volte graffiandoli a volte cullandoli.
Fabio

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